Hai scritto un libro, magari lo tenevi in un cassetto da un po’ oppure ancora lo stai perfezionando ma ci siamo, la domanda che affligge tutti di questi tempi è: come lo pubblico?

Se sei come me, probabile che la strada Self non ti fa sentire realmente realizzato, realizzata, quindi proverai la strada della pubblicazione con una Casa Editrice quindi la domanda è lecita… cosa aspettarsi dalla micro editoria?

Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo urban fantasy i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link. Questo è il mio blog dove parlo perlopiù delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. Lo faccio perché spero di farti risparmiare tempo, soldi e soprattutto, brutte esperienze grazie alla mia conoscenza di questo mercato!

Se vuoi, ho scritto “Pubblicare Con Una Casa Editrice Conviene?” dove evidenzio le principali caratteristiche e vantaggi che si hanno a pubblicare con una Casa Editrice seria, non a pagamento, che ci crede nei suoi autori, nei quali trovi altri spunti di riflessione sulla micro editoria.

Quali sono i pericoli e soprattutto le cose cui stare attenti quando si accetta di pubblicare con la mini e micro editoria?

Partiamo dalle convinzione, su cui molte piccole realtà ci marciano, e che spingono autori esordienti, che non hanno piacere a fare i “pazzerelli” sui social, che non hanno il tempo di promuoversi, che non hanno le competenze per farlo bene, ne i soldi da investire in tutto quello che ci vuole per fare video e promozione.

Quali sono queste convinzioni? (giuste per altro, per quanto utopistiche).

Pubblicare un libro con un editore dovrebbe permettere all’autore di ottenere una serie di vantaggi che elenco a seguire:

1 Avere il prestigio di una casa editrice (grande o piccola) dietro al proprio libro che abbia scelto di rischiare sul nostro lavoro, dandone quindi valore e peso, rispetto a chi sceglie di auto pubblicarsi, senza alcuna mediazione di esperti del settore che valutino il romanzo.

2 Avere in fase di editing dei professionisti in grado di applicare tutte le conoscenze rodate in decenni di lavoro con la casa editrice e i suoi tanti autori e autrici. Il mio lavoro diventa così se non un successo, il miglior prodotto possibile per il mercato di riferimento cui è destinato.

3 Poter contare su una distribuzione del mio romanzo, se non capillare in tutte le librerie della nazione, quanto meno su un numero ristretto e selezionato di librerie con cui la casa editrice collabora e che saranno ben liete di ricevere il mio lavoro, da esporre nel loro punto vendita.

4 Dal lancio e consecutiva promozione, avere una Casa Editrice che investa in promozione del romanzo sia sui social, che su stampa, organizzando presentazioni in libreria, invitandovi a manifestazioni del settore per promuovere e vendere alla platea di lettori, la mia opera.

5 Pubblicare con una Casa Editrice permette al romanzo di essere preso in considerazione per traduzioni estere, nelle fiere di settore, espandendo la notorietà del lavoro e dell’autore. Nello stesso modo, un buon agente letterario o la Casa Editrice stessa, può riuscire a proporre il romanzo per adattamenti cinematografici, teatrali o di altra natura (fumetti ad esempio), allargando il potenziale di guadagno per tutti.

Piccola riflessione…

quello detto sopra è quello che tutte le case editrici, dalle più piccole alle più grandi, dovrebbero fare per tutti i loro autori, anche quelli meno noti e importanti (per vendite).

Purtroppo, chi bazzica in questo ambiente da un po’ sa bene che così non è, che purtroppo, anche realtà grandi in realtà fanno ben poco dopo i primi due punti della lista, demandando al caso e all’autore buona parte del lavoro di promozione e persino di presenza in libreria del romanzo che spesso, finisce reperibile a catalogo e poco più.

Questa affermazione è ancora più vera quando si scende nella “graduatoria” dalle case editrici più grandi e affermate, a quelle più piccole e sconosciute che si trovano in quel guazzabuglio di varie realtà definito “piccola editoria”.

Prendendo in considerazione i punti sopra esposti, qual è la verità?

La verità è che il mondo della “vanity press”, ovvero autori che farebbero di tutto per essere pubblicati, compreso spendere più soldi di quanto il romanzo possa far loro guadagnare, fa gola a moltissime realtà, più simili a stamperie a pagamento, che non a vere aziende che fondano il loro lavoro, sul posizionamento di un prodotto chiamato libro.

Per saperne di più sull’editoria a pagamento, come scoprirla e come evitarla, se può servirti, ho scritto un articolo che puoi leggere andando a questo link.

Per ora, noi prendiamo in considerazione in questo post, solo le case editrici che per quanto piccole e magari anche mal organizzate, hanno le migliori intenzioni. Quindi, truffaldini e veri truffatori, li teniamo fuori dal discorso ma attenzione, la micro editoria ne è piena!

Tornando all’elenco sopra esposto in 5 punti, sai quanti di quelli elencati sono la priorità della maggior parte delle Case Editrici che fanno parte del mondo della micro editoria? Vediamoli in ordine!

  • Nel punto 1 “avere il prestigio di una casa editrice…” sottintende da parte della casa editrice un lavoro fondato sulla sua promozione e su quella dei suoi autori, per attestare la sua autorevolezza e la sua presenza online. Con la mini e micro editoria succede però che spesso questo non esiste.

Sì certo siete stati scelti e questo è buono, ma dovete sempre ricordarvi che anche la Casa Editrice deve passare il vaglio della vostra valutazione. Prendendo per buono che voi non abbiate spammato il vostro romanzo a chiunque in rete, quindi probabilmente l’offerta vi arriva, come è avvenuto nel mio caso, da una casa editrice che avete selezionato per catalogo e serietà. Questo è già un grosso vantaggio e molto probabilmente, il punto 1 di questa lista lo possiamo spuntare a nostro favore. Nel malaugurato caso però che voi nemmeno ricordate di aver inviato il vostro manoscritto a quella casa editrice disposta a pubblicarvi, valutate bene le condizioni ma ancor prima di tutto, valutate la loro presenza online, sui social e sul loro sito aziendale… molte di queste micro realtà, nemmeno hanno un sito web e si appoggiano solo a servizi terzi come Amazon e altri portali. Fate attenzione, valutate attentamente se vi conviene pubblicare con quella casa editrice. Spesso, purtroppo, la risposta potrebbe essere di no!

  • Nel punto 2, essere seguiti sia in fase di editing che di promozione del libro, da uno staff competente in grado di tirare fuori il meglio dal mio romanzo, in questo caso molte piccole realtà serie e coscienziose, riescono a fare un buon lavoro.

Grazie alla grande offerta online di professionisti che sanno fare un buon editing e delle belle copertine, le case editrici della micro editoria riescono ad ottenere un buon risultato, spendendo cifre decisamente minime, se non ridicole, a vantaggio della qualità del libro. Va precisato però che il rischio è sempre dietro l’angolo e può capitare di incappare in un editor alla prima esperienza o sottopagato con troppi autori da seguire e quindi il lavoro di “limatura” verrà fatto in modo approssimativo e frettoloso e lo stesso, potrebbe capitare alla copertina del vostro romanzo.

  • Il punto 3 quando parliamo di micro editoria, è pura fantascienza. Non aspettatevi nulla se non sporadiche, fortuite, presentazioni da parte della Casa Editrice come anche perdete ogni speranza di vedere il vostro libro prodotto a pacchi e distribuito in decine, se non centinaia di librerie.

La presenza in libreria è di quanto più complesso ci sia nel mondo dell’editoria. Già le Case Editrici medie devono lottare con lo strapotere delle Big per conquistare uno spazietto nei punti vendita e le piccole, purtroppo, nemmeno ci provano.

  • Nel punto 4 parlo di promozione sia online che offline. Come per quanto detto ai punti precedenti, anche questo è una dolente nota perché, sebbene fare promozione sui social “sembra” essere tanto facile ed economico, ed in effetti lo è se ci si organizza bene, pochissime realtà editoriali lo fanno e le poche che lo fanno, lo fanno anche male.

Sono davvero poche le Case Editrici, sia piccole che di medie dimensioni, che si dedicano alla promozione dei loro eventi, dei loro autori, dei loro libri. Oggi va molto l’affidarsi alle blogger ma anche lì, spesso è tutto demandato alla buona volontà (e le possibilità economiche) dell’autore che si organizza per contattarle, inviare il libro, promuovere la recensione.

Purtroppo, per quanto se ne parli e ci si trascorra “sopra” del tempo, il mondo web e social è ancora poco sfruttato dalle attività imprenditoriali non solo del campo dell’editoria. Siti inesistenti e mal tenuti, social mal tenuti con post sporadici e privi di senso, mancanza totale di azioni di marketing e molto altro che dissipano ogni interesse di chi sui social e nel web ci sta per piacere e con piacere, vuole ottenere informazioni chiare, semplici da reperire, sicure.

Dato il livello bassissimo di qualità di presenza in rete delle case editrici, si potrebbe (e dovrebbero) anche solo migliorare la loro presenza online, per non parlare di quelle realtà micro, che nemmeno hanno il sito. Se tutto oggi passa per la promozione social, perché non attrezzarsi per farlo bene? Questa domanda lecita che sfugge a molti di loro, è il cruccio di tantissimi autori esordienti e non che, a modo loro con i tempi e le conoscenze che hanno, cercano di compensare. Motivo anche per il quale io propongo i miei corsi a chi vuole a modo suo, trarre il meglio dalla pubblicazione della propria opera!

Aiutare autori aspiranti ed esordienti ad affrontare le difficoltà dell’essere autori oggi, è il motivo per il quale su questo sito offro Corsi e Servizi ad autori e attività imprenditoriali del mondo dell’editoria (case editrici e librerie). Lo faccio sulla base della mia esperienza ultra decennale nel mondo del marketing, della comunicazione e nella promozione di prodotti alla quale negli ultimi anni ho aggiunto la promozione del mio romanzo e del mio brand autore. Per saperne di più in merito, potete spulciare la pagina About di questo sito.

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Se la casa editrice che vi propone la pubblicazione del vostro romanzo sotto la loro etichetta fa poco e nulla in campo di promozione e presenza online, dovreste domandarvi se vi conviene puntare su di loro.

Ricordate, si tratta di un reciproco accordo, di fiducia e di lavoro. La loro parte non è solo produrre il libro, per quello basta una stamperia, il loro lavoro è promuoverlo, venderlo al meglio delle loro possibilità e va anche bene che le loro possibilità siano scarse e limitate, ma bisogna vedere l’impegno da parte loro altrimenti, sono solo tipografie che puntano ai vostri soldi!

Riassumendo, se avrete la fortuna di pubblicare con una Casa Editrice che per quanto piccola, per quanto “povera”, per quanto disorganizzata, realmente crede in voi e s’impegna a promuovere il vostro lavoro al meglio delle loro possibilità perché crede nel potenziale del vostro romanzo, allora dire di sì ne vale la pena e tutti gli sforzi che seguiranno la firma del contratto.

In caso contrario, se la Casa Editrice che si propone è la prima a dimostrare di non credere nel suo mestiere, di non valutare i titoli a catalogo, quello che potete aspettarvi da loro è ben poco. Ancora una volta, leggete l’articolo “come valutare una casa editrice

Per farvela breve, quando si parla di Micro Editoria, potrebbe in tal caso applicarsi la regola della “proporzionalità inversa”, una formula matematica per la quale all’aumentare di una grandezza, in maniera proporzionale l’altra diminuisce e questo nel nostro caso vuol dire che:

  • più è piccola (poco nota, disorganizzata, non florida…) una casa editrici, maggiore è il rischio che il vostro lavoro non sia ben valutato, ben promosso, venduto.

Molti autori in cerca di vana gloria nemmeno ci riflettono su queste cose, per loro avere il libro pubblicato è più importante di tutto il resto, compreso fare un buon lavoro e proporre un ottimo romanzo. Su questa leva molte realtà fraudolente giocano e fanno soldi ma se tu non sei così, allora una valida e seria analisi di quello che ti aspetta è importante.

La stragrande maggioranza delle esperienze di pubblicazione con un piccolo o micro editore, non ti porteranno lontano se non sarai tu a remare; questa è la verità!

Ovviamente questo non significa che pubblicare con un Piccolo Editore sia sbagliato e che a questo punto è preferibile il Self, d’altronde io stesso ho fatto questa scelta (pubblicare con un piccole editore) quindi non è mia intenzione sconsigliarti di farlo, ma non voglio nemmeno illuderti che pubblicato il libro, sia tutto finito perché si è solo al vero inizio del viaggio!

Se vuoi approfondire l’argomento Editoria, puoi leggere anche l’articolo sull’editoria a pagamento, se t’interessa un panorama completo sull’argomento.

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