Sono sempre più chi sceglie il Self per trasformare in realtà il sogno di diventare scrittori.
Ciao, sono Paul D. Dramelay autore del romanzo urban fantasy i Guardiani della Natura – L’ultimo Distintivo di cui puoi leggere i primi tre capitoli andando a questo link. Questo è il mio blog dove parlo perlopiù delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. Lo faccio perché spero di farti risparmiare tempo, soldi e soprattutto, brutte esperienze grazie alla mia conoscenza di questo mercato. In questo articolo ti dico la mia sul self!
Spesso il motivo che spinge in tanti e tante a scegliere questa strada deriva dal fatto che ormai è diventato pressoché impossibile incappare in una Casa Editrice che sia seria. Quelle Big sono inarrivabili se non per logiche di amicizie, conoscenze, casi fortuiti di improvvisa benevolenza di un agente o di un editor importante verso un esordiente sconosciuto. Davvero un caso su un milione. Lo stesso dicasi per la media editoria fatta di realtà importante seppur minori rispetto alle grosse case editrici, e per tale motivo impossibili da raggiungere da un esordiente sconosciuto e un autore poco noto che bazzica il mondo della micro editoria anche questa, difficilissima da trattare a causa delle fin troppe finte realtà editoriali più interessate ai soldi dell’autore a catalogo che non interessate al suo lavoro.
Di problemi e rischi del pubblicare con l’editoria tradizionale ne ho ampiamente parlato in questo, questo e questo articolo. Se ti va di approfondire, sarà per me un piacere “farteli leggere”.
Se sei come me, probabile che la strada Self non ti fa sentire realmente realizzato, realizzata, quindi proverai la strada della pubblicazione con una Casa Editrice mentre viceversa, se sei intraprendente e hai voglia di metterti in gioco oppure semplicemente non vuoi attendere anni prima di vedere il tuo romanzo pubblicato sotto etichetta, allora forse la strada Self è quello che fa per te.
Entrambe hanno i loro pregi e svantaggi, nonché difetti. L’importante è riconoscerli, affrontarli e ottenere il meglio possibile dalle proprie possibilità.
Io sono Paul D. Dramelay autore del libro urban fantasy dal titolo Il Distintivo dei Guardiani che parla di supereroi che proteggono l’ambiente e scrivo questo articolo, sulla base delle mie esperienze da aspirante autore, da autore che ha provato la strada self e che poi ha pubblicato con una casa editrice non a pagamento. Lo faccio perché spero di farti risparmiare tempo, soldi e soprattutto, brutte esperienze grazie alla mia conoscenza di questo mercato.
Sono però consapevole che tutti noi abbiamo un nostro carattere, una nostra idea di essere autori e soprattutto, una specifica indole e quindi, una scelta che per me può essere ovvia, può essere per altri e altre, impossibile. Quindi prendete questi consigli, queste riflessioni, per quello che sono, consigli di vita vissuta e traete le vostre personali conclusioni!
Negli ultimi anni mi sono ritrovato spesso ad ascoltare le storie di chi ha cercato inizialmente una casa editrice, per poi optare per il Self Publishing. Io stesso, come accennato sopra, ho fatto così per poi ricredermi e tornare a ragionare in termini di “etichetta editoriale”.
Molti autori dopo aver pubblicato uno o più libri con una casa editrice tradizionale, per lo più facente parte della micro editoria, alla fine decide di passare al Self Publishing. Questo principalmente perché hanno fatto esperienza e capito che spesso, troppo spesso, la differenza tra il pubblicare con una micro casa editrice e fare da sé, sta solo in quanto devi pagare la casa editrice per essere pubblicato, quanto la casa editrice trattiene da tutti i guadagni che tu, non loro, sei riuscito a generare.
In tale ottica, è più che giusto e ovvio scegliere il Self Publishing ma mi preme fare una precisazione: tutti coloro che arrivano a questa conclusione, non hanno incontrato sulla loro strada una casa editrice, per quanto piccola, sgangherata e disorganizzata, ma una stamperia mascherata da editore.
Per saperne di più su come valutare una casa editrice prima della pubblicazione, vi rimando all’articolo “come valutare una casa editrice” scritto appositamente sull’argomento.
Se vuoi approfondire l’argomento Editoria, puoi leggere anche l’articolo sulla micro editoria, sull’editoria a pagamento e sugli errori da non fare per un autore esordiente, che trovi in questo blog.
Torniamo alla domanda iniziale: pubblicare in Self conviene?
La risposta più onesta che ti può essere data e che ti darò anche io è: dipende.
Dipende da quale sia il tuo obiettivo nello scrivere e voler vedere pubblicato il tuo sforzo creativo. Dipende se ti interessa più far sapere di aver pubblicato, o costruirti una carriera duratura che possa diventare la tua principale fonte remunerativa. Nel mio caso io ho scelto di seguire la strada della pubblicazione dei miei romanzi con casa editrice proprio per questo motivo: crearmi una solida carriera di autore, con magari la possibilità di vedere il mio lavoro, tradotto e venduto anche in altri Paesi oltre al nostro. Quindi, se le tue motivazioni sono simili alle mie, allora la scelta di pubblicare con una casa editrice, anche piccola e sgangherata per cominciare, è l’unica possibile.
Ovviamente, tengo fuori dal discorso le stamperie travestite da editoria e tutte le realtà (quasi tutte a dire il vero), che prevedono la pubblicazione con contributo. Ma torniamo al self…
Se il tuo desiderio è vedere pubblicato quanto prima il tuo romanzo, senza attendere mesi se non anni per essere scelto da un editore, se l’idea di dover organizza tutto da te sia prima della messa online del tuo romanzo e dopo per quanto riguarda promozione e vendita, se hai dimestichezza con i social e li usi in abbondanza, allora forse il Self è la strada giusta. Il Self Publishing è la più grande opportunità per uno scrittore di dare voce alla sua opera, senza passare per l’approvazione di una casa editrice.
Quello che però ti sconsiglio è di scegliere il Self Publishing come ripiego, come un’ultima spiaggia per veder realizzato il tuo sogno di poter dire “ho scritto un libro e lo trovi su amazon”. Il Self Publishing è una scelta che va fatta in modo consapevole, da persone intraprendenti che non temono pressione e competizione, in grado di usufruire a piene mani di tutti i benefici che può offrire questa scelta di pubblicazione. Chi sceglie il Self Publishing non sceglie solamente di auto pubblicarsi, ma scegliere di abbracciare un metodo di lavoro, se non di vita, che modificherà le proprie abitudini, laddove già non si è avvezzi a fare fiere, organizzare presentazioni, utilizzare i social per promuoversi, vendere i propri libri online e tutto quello che riguarda la parte più dura del mestiere dell’autore self, che non è affatto scrivere il libro.
Se in piena coscienza te la senti di tentare la strada Self, ecco 7 motivi, potremmo dire anche vantaggi, nello scegliere questa via di pubblicazione.
1 Tempistiche Brevi
Se attraverso l’approvazione di una Casa Editrice possono volerci mesi se non anni per essere pubblicati, con il Self Publishing si può essere pubblicati in settimane dal momento che si mette la parola “fine” al romanzo. I tempi di pubblicazione effettivi sono di pochi giorni, in alcuni casi addirittura poche ore. Ovviamente, si presuppone che prima di gettare il tuo romanzo nella mischia, ti sia preso o presa il tempo di fargli fare un editing approfondito da un professionista del settore e abbia commissionato una bella copertina ad un illustratore esperto. Fatto ciò, diciamo almeno un mese di lavoro extra dopo la parola “fine” si può essere pronti alla pubblicazione online ed eventuale stampa di copie cartacee.
2 Libertà e controllo
Il Self Publishing offre la massima libertà di scelta su ogni aspetto editoriale, compreso fare delle modifiche al tuo romanzo, anche dopo la pubblicazione; cosa impossibile con l’editoria tradizionale. Inoltre puoi decidere il formato, il prezzo, la grafica interna, i font… praticamente tutto, comprese eventuali promozioni e giveaway che difficilmente potrai modificare una volta che la casa editrice avrà stabilito formato e prezzo di vendita. Gli autori delle case editrici rispondono a logiche editoriali più grandi, su cui hanno poco o nessun controllo.
3 Guadagno
Il Self Publishing offre opportunità di guadagno nettamente superiori a quelle offerte da un editore tradizionale. Un esempio? In media un editore tradizionale versa all’autore tra il 6 e il 12% di royalties sul prezzo di copertina (da cui detrarre le tasse) mentre con il Self Publishing si può arrivare anche al 90% di guadagno diretto su ogni singola copia venduta. Questo rende il Self Publishing molto più remunerativo rispetto l’editoria tradizionale soprattutto considerando che spesso, quando un autore ha rapporti con una piccola casa editrice, sarà comunque obbligato a fare buona parte del lavoro che dovrebbe fare la casa editrice, da sé… proprio come fanno gli autori self, il tutto però, guadagnando nettamente meno.
4 Rapporto con il lettore
Che gli piaccia oppure no, un autore Self ha il dovere di creare un rapporto diretto e personale con i suoi lettori, per promuovere e vendere il suo lavoro. Questa relazione diretta è preziosissima perché ti dà la possibilità di costruirti un pubblico di lettori fidelizzato, magari impaziente di acquistare i tuoi libri. Una fan base che un domani potrebbe rivelarsi una specie di rendita passiva perché se saprai curarla, questa massa di appassionati compreranno ogni tuo libro, soprattutto se parliamo di versioni digitali dal costo di pochi euro.
5 Sviluppo del Personal brand
Che tu voglia provare la strada del Self solo per un libro o per tutte le tue future pubblicazione, l’autopubblicazione ti permette (costringe direi) di lavorare su te stesso e di trasformarti in un brand.
6 Sviluppo di competenze specifiche
Fare Self significa impegnarsi nella promozione del proprio lavoro e quindi nell’acquisizione di specifiche conoscenze di marketing, comunicazione, dialettica, branding, organizzazione, promozione e via dicendo, che vi renderanno negli anni dei veri esperti. Questo oltre che farvi crescere come professionisti e professioniste, potrebbe generare nuove opportunità di guadagno, magari offrendo i servizi di cui siete esperti, a chi invece è solo agli inizi.
7 Maggior potere contrattuale con le Case Editrici
Facciamo che non al primo ne al secondo romanzo ma al terzo romanzo che pubblicate in Self, una casa editrice seria e rispettabile, di quelle piccole ma comunque note, si faccia avanti e vi proponga di pubblicare quel romanzo o tutti quelli già pubblicati o anche solo i futuri, con loro. L’esperienza maturata negli anni, la notorietà ottenuta dentro e fuori il web e la sicurezza derivante dal duro lavoro fin qui fatto, compreso un serio polso sulle vostre potenzialità di guadagno da un libro, vi può far valutare la loro offerta in maniera professionale e serena. In una posizione “win – win” come si dice in certi ambiti, dove non vi sentirete “fortunati e in soggezione”.
Il Self Publishing è l’approdo di tutta la nuova generazione di scrittori ma molti autori self si soffermano sui primi tre punti di questa lista mentre io penso invece che i più importanti siano i successivi quattro.
Per tale motivo, se vuoi lanciarti nel mondo self ma non ti senti completamente pronto o preparato per affrontare tutto quello che c’è da fare in ambito social, di promozione e branding, sul mio sito alle pagine Servizi e Formazione, trovi corsi e molto altro che metto a disposizione di chi vuole fidarsi del mio metodo e della mia visione del mondo editoriale.
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Il mercato del Selfpublishing in Italia (fonte Bologna Book Fair)
Nel grafico riportato in alto trovate estrapolata una pagina del report secondo me molto importante su cui merita di essere fatta un’ultima riflessione. Su Amazon Italia sono presenti un milione duecentosessantatremila trecentocinquantasette libri in formato ebook o POD (print on demand) prodotti da autori self. Un numero impressionante di concorrenza “passiva” che un autore self non deve sottovalutare.
Mentre per l’editoria classica il volume di libri prodotti (e poi dimenticati) ruota rapidamente in libreria nel giro di pochi mesi e anche sui siti della relative case editrici, solo i più importanti restano nelle pagine principali per oltre il lancio del volume, autori Self agguerriti promuovono con costanza lavori pubblicati anche cinque anni prima, magari riuscendo a “piazzare” una serie di libri composta da 5 titoli a un nuovo lettore, facendo un’offerta a tempo da 0.99 centesimi. Oltre 3.000 pagine a meno di un euro! Storia vera, vista e vissuta da chi mi ha detto “per quella cifra, anche se è una schifezza chissenefrega”.
Questo cosa comporta? Che mentre un libro di una casa editrice, non avrà mai prezzi e offerte così basse, un autore o autrice self deve competere e gareggiare con suoi pari, altri autori e autrici self, su un numero sempre presente e in continua crescita di volumi, dove i numeri reali di venduto, a cifre ridicole, si aggira per self a poche centinaia (e a volte molto meno) di libri anno.
Questo giusto per dire che… se la strada self la considerate un modo per mettervi alla prova, per una personale vostra soddisfazione, senza particolari velleità di successo e ricavi (non che con l’editoria tradizionale le cose vadano molto meglio), allora la strada del self può essere la vostra strada, considerando tutto quello detto fin ora.
Se però voi tenente molto e davvero al vostro lavoro, pensate che buttarlo nel mucchio possa in qualche modo svilirlo, possa farlo passare inosservato, allora forse dovreste valutare un’altra strada. Anche perché solo una piccola percentuale sotto 1% degli autori self finiscono per siglare contratti milionari, vendere centinaia di migliaia di copie e via dicendo… tentare il self per tentare la fortuna è come voler giocare al superenalotto a tutte le uscite sperando che più si gioca, prima o poi si possa vincere. Senza considerare che a ogni estrazioni, le probabilità si azzerano.
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